L’ Europa vuole accettare il default della Grecia

A quanto pare, l’Europa ha mutato il suo pensiero sulla situazione greca ,preparandosi ad accettare un default greco sui propri bond , affinché si possa attuare una nuova strategia di salvataggio, tale da riportare il debito greco in una situazione vicina alla normalità.
Sul nuovo piano di salvataggio si devono ancora pronunciare i ministri delle finanze dell’euro area e, non è escluso, un possibile addio del piano francese per le banche. Questa notizia è stata resa nota dal Financial Times, che sottolinea anche il fatto che la nuova strategia contempla anche taglio dei tassi di interesse sui prestiti alla Grecia, nonché un buyback. Un rappresentante europeo al Financial Times ha dichiarato apertamente che l’Europa punta, innanzitutto, a diminuire il debito della Grecia con azioni dei settori privato e pubblico. Per ciò che concerne il nuovo piano, si deve dire che, ancora, deve essere sviluppato,e quindi la sua stesura è ancora nelle fasi iniziali. Non si esclude, comunque, che l’ultimazione del suddetto piano possa giungere già a fine estate. Il presidente del Consiglio Ue, Herman Van Rompuy, ha stabilito per oggi una riunione alla quale sono invitati molti big europei , tra cui , ovviamente ,il presidente dell’Eurogruppo Jean-Claude Juncker, il presidente uscente della Banca Centrale Europea Jean-Claude Trichet, ed il presidente della Commissione Europea Josè Manuel Barroso.


Manovra: verranno incassati 1500 milioni da scommesse

Grazie alla manovra appena pubblicata in Gazzetta Ufficiale , circa 1500 milioni di euro andranno nelle casse dello Stato , mentre i giocatori porteranno a case vincite superiori a 1,3 miliardi. La manovra, infatti, ha preso di mira i poker cash ed i giochi da casinò online, che produrranno un giro d’affari di 800 milioni per il poker e di 700 milioni per i casinò online. Il payout al 90%, e cioè quanto ritorna in tema di vincite, permetterà ai giocatori,ogni mese, di vincere sino a 720 milioni per il poker e 630 milioni per i giochi da casinò. Si potrebbe arrivare ad una raccolta annuale pari a 18 miliardi, di cui 16,2 miliardi ritorneranno ai giocatori. Sia gli skill games che il poker online, solamente in modalità torneo, nel 2010 hanno permesso allo Stato di raccogliere più di 3,1 miliardi. A partire dal 19 luglio termina la fase di sperimentazione e le puntate a roulette e giochi di carte non saranno più “for fun”, ma si faranno in “real money”, ossia con soldi veri.